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Il Vecchio innamorato.

Il Vecchio innamorato.

Son vecchio e innamorato
Dal primo giorno
Che  t’ho gustato.

Così pensando a te,
Restai un intero giorno,
E poi cadetti in sogno profondo,
E come n’a magia girai
Nel sogno - l’intero mondo
Come facessi parte integra
Del mappamondo,
Tu mi facevi sognare
Notte e giorno!

Galleggiavo in ruscelli,
Girovagavo in prati
Accarezzandoti con parole audaci,
Sorridendo alla luna
Riempendoti di baci
Gridando a squarcia gola
Quanto mi piaci. 

Al suon di un flauto
Gustavo il tuo sapore,
Gustandomi te
In ogni sorso - trovavo amore
Del tuo sublim aroma nulla ho scordato
Deliziando del tuo corpo
Pieno  - ogni sapore,
Sei dunque tu la pace,
Il vero sincero e sol oblio !

Per anni t’o cercata
Ti avevo accanto e sol  ora ti ho travata,
Grandissimo è il rimpianto
Oggi ringrazio il Dio,
Di averti accanto.

Con te di notte vedo l’arcobaleno,
Giro su l’acqua,
Volo pur in cielo!

Come si fa a dir
Che il vino nuoce?
Io ti amo - con te
Non penso a niente,
M’e pare di star felice
Se pur attorno a me
Ho strana gente
Che ride di me solo perché
Ancor non ha provato
Il canto che il vino a me
Ha insegnato.

Tanti anni fa conoscevo un signore che tramite il vino non conosceva nemmeno la differenza tra l'estate e l'inverno i suoi abiti erano sempre gli stessi.
Noi eravamo ragazzini e ci divertivamo a seguirlo per la comicità dell'elemento, scene indimenticabili, vignette comiche che ci facevano scoppiare dal ridere.
Come quando parlava con la bicicletta perché gli era caduta la catena, la fatica poi che faceva a capovolgerla era altrettanto ridicola, perché alzava la bici e si rovesciava lui.
Era una persona sempre allegra senza dubbio era il vino che lo teneva in quello stato.
Da qui la poesia che dedico alla sua memoria senza fare il nome del personaggio.  

Il Poeta di campagna Truzzi Claudio

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